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Disidratazione, insolazione e colpo di calore

Come evitarli e come comportarsi quando fa caldo in montagna

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Spesso associamo l’andare in montagna con cime innevate, ghiacciai, vento freddo e condizioni atmosferiche quasi polari. Meno spesso, invece, l’associamo con caldo estremo, rischi di insolazione e colpi di calore. Anche in montagna però, o forse soprattutto in montagna, gli effetti del sole e del calore non sono da sottovalutare. Come bisogna comportarsi? Com’è possibile prevenire un’insolazione o un colpo di calore? Vediamolo di seguito.

Buff scaldacollo
Buff per proteggere dai raggi solari. Ph. Cecilia Mariani

Disidratazione, insolazione e colpo di calore: cosa sono

La disidratazione è quella condizione in cui il nostro corpo perde più liquidi di quelli che assume, portando a una carenza di acqua nell’organismo. Un primo sintomo di disidratazione è la sete, seguito da urine sempre più scure. Altri sintomi sono mal di testa, senso di fatica e confusione. Spesso si presentano quando la disidratazione è già a un livello avanzato. Quando si presentano questi sintomi è importante bere per reintegrare i liquidi mancanti, aggiungendo sali minerali all’acqua se necessario.

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Preparato in polvere e compresse effervescenti per bevanda isotonica. Ph. Gaia e Simone

Il colpo di calore è caratterizzato dall’aumento della temperatura corporea dovuto a temperature elevate, umidità e scarsa ventilazione. I sintomi di un colpo di calore sono disidratazione, mal di testa, senso di fatica e vertigini, nausea e vomito, crampi e disorientamento. Se ignorato, un colpo di calore può portare alla perdita di conoscenza. È importante cercare di abbassare la temperatura corporea il prima possibile, spostandosi in un luogo fresco e ventilato o utilizzando impatti di acqua fresca, e reintegrare i liquidi mancanti. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario l’intervento di un medico.

L’insolazione, o colpo di sole, deriva da una prolungata ed eccessiva esposizione ai raggi solari. I primi sintomi di un’insolazione sono mal di testa, nausea, vertigini e stanchezza, seguiti da uno stato confusionale, febbre e possibile perdita di coscienza. Può verificarsi anche a temperature non necessariamente troppo elevate, come in montagna, dove l’irradiazione solare è particolarmente intensa. Al sorgere di questi sintomi, la prima cosa da fare è spostarsi in un luogo fresco e arieggiato per abbassare la temperatura corporea, bere acqua e bagnare la testa con un panno umido. Come per i colpi di calore, nei casi più gravi potrebbe essere necessario l’intervento di un medico.

Buff scaldacollo
Buff® per proteggersi dal sole. Ph. Buff®

Prevenzione

Ci sono alcuni accorgimenti che possono essere messi in pratica per prevenire l’insorgere di queste condizioni. Ad esempio:

  • Evitare l’esposizione al sole, o almeno ridurla il più possibile. Pianificare un itinerario nel bosco o su versanti meno esposti al sole ed evitare di camminare nelle ore centrali della giornata. Scegliere un posto all’ombra per pranzo o per una pausa;
  • Se necessario, ridurre le aspettative e pianificare un itinerario più corto, o con meno dislivello, e considerare che il calore ci forzerà a camminare più lentamente del solito. Se necessario, non aver paura di cambiare i piani lungo il percorso e tornare indietro prima del previsto;
Bosco
Camminare nel bosco quando fa caldo. Ph. Elise Zimmerman su Unsplash
  • Proteggersi dal sole con abbigliamento adeguato e crema solare. Potrebbe sembrare controproducente, ma indossare una maglietta a maniche lunghe, o sun shirt, è l’ideale per proteggersi dal sole. Indossare sempre un cappellino, gli occhiali da sole, e non dimenticarsi di applicare frequentemente la crema solare;
  • Cercare di mantenere il corpo più fresco possibile indossando solo lo stretto necessario (una maglietta e un paio di pantaloncini corti, scarpe da trekking invece che pesanti scarponi, ecc.). Ridurre al minimo il peso dello zaino per fare meno fatica;
  • Abbassare la temperatura corporea mettendo mani e piedi in acqua fredda, ad esempio in un torrente. Nel frattempo, far asciugare i piedi e le calze per ridurre il rischio di vesciche. Immergere il cappellino da sole o un Buff nell’acqua per mantenere la testa al fresco durante tutta la giornata;
  • Portare con sé abbastanza acqua per tutta la durata dell’escursione o, se possibile e sicuro, riempire la borraccia con l’acqua del torrente per poter assumere la quantità necessaria di liquidi. Bere poco ma spesso durante la giornata e aggiungere elettroliti o sali minerali all’acqua se necessario.
Portare la quantità d’acqua necessaria e assumere abbastanza liquidi durante l’escursione. Ph. Kate Joie su Unsplash

Conclusioni

Nonostante la montagna venga spesso associata con temperature fresche rispetto ad altri ambienti, è importante non sottovalutare i rischi legati al caldo, sempre più frequenti anche in quota. Prevenire disidratazione, insolazione e colpi di calore è possibile con qualche accorgimento semplice ma efficace, come una buona pianificazione, un abbigliamento adeguato e una corretta idratazione. Con un po’ di attenzione in più, è possibile godersi la montagna anche nelle giornate più calde, in sicurezza e con maggiore consapevolezza.

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