L’Eagle Team si rinnova con ulteriori ambizioni e C.A.M.P. ha risposto positivamente a questa importante opportunità di partnership. Il progetto è già cominciato con le Eagle Sessions: un primo programma di formazione e selezione a livello locale (Alpi Occidentali, Alpi Centrali, Alpi Orientali, Centrosud e isole), coordinato da alpinisti di alto livello e volto a individuare i dodici partecipanti all’Eagle Team 2026-2027. Che sarà un vero e proprio percorso formativo d’eccellenza, della durata complessiva di sei settimane distribuite nel biennio, in cui i giovani selezionati affineranno le proprie competenze tecniche, culturali e logistiche.

L’Eagle Team sotto la guida di Matteo Della Bordella
L’iniziativa, a partecipazione gratuita, è totalmente finanziata dal Club Alpino Italiano, che crede nell’investimento a lungo termine sulle giovani generazioni. Il progetto, guidato da Matteo Della Bordella – membro e già presidente dei Ragni di Lecco, sponsorizzati da C.A.M.P. dal 2017 –, coinvolge in qualità di coordinatori Francesco Ratti e Alessandro Baù – guide alpine, entrambi testimonial C.A.M.P. di lungo corso –, Luca Schiera – come Della Bordella membro e già presidente dei Ragni di Lecco – e infine Domenico Totani – guida alpina. Il primo step delle Eagle Sessions, svoltosi durante l’estate, ha portato alla selezione di dieci alpinisti e alpiniste per ciascuna delle quattro macroaree locali. I quaranta candidati, tra cui nove ragazze, proseguiranno nei prossimi mesi con la seconda fase, che permetterà di definire il nuovo Eagle Team.
I prodotti forniti da C.A.M.P.
C.A.M.P. ha già fornito diversi prodotti ai partecipanti alle Eagle Sessions. A ciascuno dei dodici selezionati dell’Eagle Team metterà invece a disposizione l’attrezzatura alpinistica completa: piccozze, ramponi, viti da ghiaccio, bastoncini, moschettoni, rinvii, imbragature, caschi, e tutto il resto.
I ragazzi e le ragazze riceveranno e potranno apprezzare prodotti come le piccozze X-Dream ormai iconiche e appena rinnovate, e le X-Light concepite per le salite “light and fast”, i ramponi Alpinist Pro per le vie tecnicamente più impegnative e Peak 12 STL configurabili su scarponi da alpinismo e da scialpinismo, le viti da ghiaccio Rocket e Rocket Plus eccezionalmente efficaci, i bastoncini Sonic Alu Plus e Carbon Mix Plus tanto leggeri quanto robusti, i moschettoni a ghiera Atom Lock incredibilmente “rope friendly” e Photon Lock ai vertici della leggerezza, i rinvii Dyon Express KS campioni di funzionalità e Photon Wire Express KS Dyneema® che riducono al massimo il peso, l’imbragatura Spark super confortevole e la gemella Spark Nova disegnata per il fisico femminile, i caschi Ikon e Ikon Nova pluripremiati per il loro design senza precedenti.
Eddy Codega, presidente di C.A.M.P.
“Non nascondo il piacere e l’orgoglio di poter collaborare ancora una volta con il CAI, con cui condividiamo sia il richiamo delle montagne sia una lunga storia. Affondiamo entrambi le nostre radici nell’Ottocento – il CAI è stato fondato nel 1863, C.A.M.P. nel 1889 – e continuiamo con immutata passione un doppio cammino che ci ha già visti in cordata nel 2013. In quell’anno, in occasione dei 150 anni del Club Alpino, abbiamo infatti fornito i 700 pezzi di piccozze, ramponi e altri attrezzi con cui l’artista Riccardo Cordero ha realizzato la straordinaria scultura celebrativa “Monviso” esposta al Museo Nazionale della Montagna di Torino.”

“Oggi la prospettiva è diversa e in verità ancora più stimolante: coscienti del passato guardiamo al futuro, alle fresche promesse dell’alpinismo italiano. Non potevamo lasciarci sfuggire la possibilità di supportare attivamente, in un modo nuovo e diverso dalle classiche sponsorizzazioni, dei ragazzi e delle ragazze che vogliono e possono dire la loro in montagna, che vogliono fare dell’alpinismo una ragione di vita. Inseguire e realizzare grandi obiettivi, con tutto l’impegno che ciò comporta. Per questo noi di C.A.M.P. siamo sinceramente entusiasti di stare accanto a questi giovani, fornendo loro con gioia gli strumenti indispensabili per aprire la loro “via dei sogni”».