Sul mercato oggi esistono tantissimi modelli di scarpe da trekking. Adatta per le esigenze più diverse e per i terreni più disparati, una calzatura da escursionismo è composta da zone differenziate, strutturate con materiali e tecnologie specifiche. Parliamo della suola, della tomaia, della fodera, delle stringhe e della linguetta.
Outdoorpedia: la scarpa da trekking e le sue parti
Il glossario
Per scoprire di più sulle varie parti che compongono una calzatura da trekking, e metterla quindi sotto i raggi X, abbiamo preso come esempio la Steinbock WT GTX, della storica e iconica azienda Dolomite, dotata di suola super performante Michelin.
1- Fodera
Rivestimento interno della tomaia o di parte di essa.

La fodera sotto i raggi X, la parola a Dolomite:
Esempio di fodera performante della Dolomite Steinbock WT GTX:
“la fodera è realizzata in Gore-Tex Vision 3Ly, che con la sua impermeabilità all’acqua e capacità traspirante, dona freschezza al piede. Particolarmente indicata per attività sportive ad alta intensità come il trekking”.
2- Tomaia
Parte superiore della calzatura, inclusi fodera ed accessori: è montata sopra alla suola e fascia il piede.
La tomaia sotto i raggi X, la parola a Dolomite:
“La tomaia dovrebbe coniugare leggerezza e resistenza, fornendo un livello di performance completo a chi indossa la calzatura. Questo lo si ritrova nel nostro modello Steinbock WT GTX, dove la tomaia è realizzata con tecnologia Perspair che rende la calzatura fresca, ultraleggera e resistente, senza la presenza di cuciture o saldature”.
3- Linguetta
Striscia di tessuto e altri materiali (di solito gli stessi della tomaia) posta al disotto dell’allacciatura a scopo protettivo e di stabilizzazione del piede.

La linguetta sotto i raggi X, la parola a Dolomite:
“La linguetta rappresenta uno degli aspetti essenziali nella costruzione della scarpa, soprattutto sotto l’aspetto del comfort. Il modello Steinbock WT GTX è dotato di una linguetta in tessuto elastico che garantisce una vestibilità avvolgente e confortevole intorno al piede”.
4- Stringhe
Lacci o cordoncini per la chiusura delle scarpe che passano attraverso degli occhielli (passa lacci) o dei ganci predisposti, in metallo o plastica.

Le stringhe sotto i raggi X, la parola a Dolomite:
“Per quanto riguarda le stringhe e il sistema di allacciatura, la caratteristica principale che una calzatura da trekking deve avere (e che è presente nel modello Steinbock WT GTX) è un’allacciatura veloce, capace di creare supporto e comfort maggiori e di non perdere la sua tensione durante il cammino”.
5- Puntale
Riporto perlopiù in gomma, che ricopre la parte anteriore della calzatura per scopi protettivi.
Il puntale sotto i raggi X, la parola a Dolomite.
“Altra caratteristica imprescindibile durante le attività outdoor legate al mondo della montagna è la protezione. Il puntale è sicuramente uno degli aspetti più rilevanti, e la sua presenza e realizzazione in gomma, come nel caso del modello Steinbock WT GTX, rende la calzatura più sicura e performante”.
6/7- Suola
Area inferiore della calzatura, su cui poggia il piede, composta da diverse parti: intersuola, inserti ammortizzanti, battistrada. Particolarmente resistente, deve assicurare comfort, protezione e piena tenuta al suolo.

La suola sotto i raggi X, la parola a Dolomite:
“Le caratteristiche imprescindibili per una suola da trekking sono il grip su superfici bagnate e non, la durabilità e la trazione multi-direzionale. Tutte caratteristiche che, assieme al design ispirato agli pneumatici da gara Michelin e alla mescola in gomma OCX, si ritrovano anche nelle suole della linea Steinbock WT GTX”.
Focus suola – L’azienda Dolomite risponde alle nostre domande
Come nasce la collaborazione tra Dolomite e Michelin
“La collaborazione tra i due brand nasce da un’esigenza continua di evoluzione degli standard di sicurezza, leggerezza e design del mondo dell’outdoor. La ricerca di un partner sul mercato che possa fornire un vantaggio competitivo in termini di prestazioni e affidabilità”.
Quali sono i punti di forza e i plus dei prodotti Dolomite/Soles by Michelin
“I punti di forza nati dalla partnership e l’unione dei know-how tra i due brand sono sicuramente l’innovazione, la leggerezza e il grip eccellente su ogni superficie”.
Come sono fatte e che caratteristiche hanno le suole Michelin applicate alle scarpe da trekking Dolomite
“Le suole Michelin, ispirandosi ai 120 anni di storia del marchio francese, hanno un design che richiama fortemente quello dei battistrada usati in diversi tipi di veicoli e delle caratteristiche che rappresentano un vantaggio importante per le calzature. Come ad esempio un grip eccellente su tutte le superfici, durabilità, aderenza e trazione. Inoltre:
1. Tasselli intagliati per una miglior aderenza e adattabilità.
2. Tasselli multi-sfacettati per una migliore trazione e resistenza all’usura.
3. Disegno specifico nella zona laterale per avere più supporto.
4. Area alla base dei tasselli per avere maggiore resistenza all’usura.
5. Tasselli robusti per resistere all’usura nella zona del tallone”.
8- Collare
Il collare è il profilo superiore della scarpa, sagomato anatomicamente per alloggiare i malleoli e il tendine d’Achille. Rappresenta la parte superiore della tomaia che avvolge caviglia e malleoli nella versione alta e mid e li profila in quella bassa.
