Hyra Marmorè HBS M, Completo da sci uomo 2021

La giacca Hyra Marmoré e il pantalone abbinato sono il frutto di un lungo studio in azienda seguito da un altrettanto esteso periodo di test sul campo. Il nostro Tester Team è stato chiamato fin dall'inizio a verificare in pista le soluzioni progettate, fornendo costanti feedback al reparto ricerca e sviluppo del marchio. Abbiamo testato diverse versioni del capo, ed oggi descriviamo il comportamento dell'ultimo modello, adottato come divisa ufficiale da Outdoortest.

La prima cosa che ci ha colpito è la leggerezza e la morbidezza della giacca. Da un capo tecnico da sci ci si aspetta sempre un certo peso e forme rigide a mo' di corazza, ma la Hyra Marmoré appare subito diversa. E' piacevole al tatto, si indossa comodamente senza alcune fatica, non grava sulle spalle e dona un'immediata sensazione di comfort e calore. Una volta chiusa la zip anteriore e regolati i polsini con ghetta in Lycra e chiusura con banda dotata di velcro, eseguendo svariati movimenti di busto e braccia, ci accorgiamo della sua stabilità, del suo naturale aderire al corpo, senza arrecare sensazioni di disequilibrio alcuno. In particolare, pur senza essere una giacca "slim" o particolarmente aderente, eseguendo flessioni anteriori del busto non otteniamo quel rigonfiamento allo stomaco tipico delle giacca da sci strutturate, il che, sul piano estetico, non guasta. Analizzando i dettagli scopriamo numerose soluzioni interessanti, a partire dall'ingegnoso sistema rapido di aggancio/sgancio del cappuccio (molto protettivo), denominato HSH (Hyra sliding hood), con un binario di scorrimento dell'incastro che consente di effettuare la manovra in un secondo. Le tasche sono molteplici e al posto giusto: due in basso ai lati, una al petto esterna, un'altra all'interno dove troviamo anche una rete porta occhiali, una trasversale posteriore (per guanti e cappello), il taschino per lo skipass sull'avambraccio sinistro. Ottima la vestibilità percepita a livello di gomiti e spalle. La preformatura delle maniche fa si che i movimenti risultino liberi e naturali, la forma delle spalle assicura insieme sensazione di avvolgenza/protezione (grazie anche alle sei venature in rilievo superiori, per il trasporto sci) e piena agibilità. Sotto le ascelle della giacca Hyra Marmoré troviamo due zip di aerazione con rete interna, per migliorare la ventilazione in caso di surriscaldamento, mentre sul bavero spiccano le prese d'aria con rete in alluminio che consentono un'efficace fuoriuscita del vapore quando, avendolo chiuso in caso di bufera, la bocca è coperta e il fiato potrebbe ristagnare all'interno creando condizioni di umidità fastidiosa.

Il cuore tecnologico del capo, però, è all'interno, nel sistema di ventilazione realizzato con combinazione di materiali performanti (Polar fleece) e lavorazioni innovative come la rete tridimensionale a nido d'ape che copre il dorso e consente al vapore prodotto dalla traspirazione di dirigersi verso lo strato esterno in poliestere e disperdersi efficacemente nell'ambiente. La fodera del collo, in morbido fleece trapuntato a rilievi esagonali, che creano canali di evaporazione verso l'alto, contribuisce alla dispersione di calore e umidità. La ghetta para neve in vita completa lo schema di isolamento della giacca Hyra Marmoré, creando le condizioni di difesa totale dagli agenti atmosferici avversi.

In pista

Con Hyra Marmoré abbiamo affrontato ogni clima, dal vero freddo di Livigno in inverno, fino al calore estivo sul ghiacciaio del Plateu Rosà per prendere atto di un comfort costante, senza eccessi termici né sensazioni di discomfort apprezzabili. Al di sotto del capo non è necessario indossare strati termici pesanti essendo sufficienti, anzi ideali, maglie di medio peso purché di tessuto tecnico di elevata qualità, e un intimo ugualmente performante. In questo modo si ottiene la condizione climatica interna perfetta per affrontare una giornata di sci intensivo, dove l'impegno fisico è protagonista. Per chiarire, non si tratta di una giacca da passeggio in via Roma, ma di un indumento tecnico per chi sica davvero e con vigore.

Durante l'azione, giacca e pantalone hanno messo in campo l'intero campionario di prestazione che abbiamo ipotizzato nell'analisi a secco. Il completo si nuove con il corpo dello sciatore in armonia, senza alcuna interferenza, dovuta al peso o alle forme, facendo invece ben percepire le sue qualità climatiche, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche esterne. Nel nostro lungo test, dapprima con prototipi, in ultimo con lil capo "finito", abbiamo operato a -10°C + vento (effettivo e relativo) per un "percepito" di -20°C, senza accusare alcun cedimento; di contro, a temperature sopra lo zero e sole battente su ghiacciaio è bastato aprire le zip ascellari e il bavero per favorire la ventilazione e ottenere un clima si caldo, ma pienamente sostenibile. Le stesse sensazioni abbiamo avvertito con riferimento al pantalone che, pur presentando un'imbottitura termica cospicua, grazie ai tessuti e alla costruzione, ha offerto un'ottima dispersione di calore a livello delle cosce che, si sa, presentano grandi masse muscolari e che, essendo il "motore" primario dello sciatore, producono molto calore da disperdere. Ghetta ed elastici in vita e le bretelle hanno stabilizzato il capo in ogni situazione, anche di massimo piegamento "carving".