Molto spesso associamo una sera d’inverno a una tazza di the caldo davanti al fuoco, al caldo confortevole delle nostre case. Mai ci verrebbe in mente di andare a dormire in tenda, all’aperto, al freddo… oppure si? Il campeggio e il bivacco invernale sono pratiche sempre più diffuse, che però richiedono esperienza e attenzione. Vediamo come vivere questa esperienza in sicurezza, senza però dimenticarsi del confort.

Attrezzatura
L’attrezzatura necessaria per dormire in tenda in inverno è pressoché identica a quella necessaria in estate: tenda, sacco a pelo, materassino, fornelletto, ecc. La differenza, però, è che in inverno le temperature saranno molto inferiori rispetto all’estate, per cui bisognerà adeguare la nostra attrezzatura di conseguenza.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, è importante vestirsi a strati. L’intimo termico è fondamentale, in quanto gioca un ruolo cruciale nel mantenere stabile la nostra temperatura corporea. Pile e secondi strati sono altrettanto importanti, poi un piumino o una giacca pesante e un guscio impermeabile (giacca e pantaloni). Non bisogna poi dimenticarsi le estremità, e quindi guanti, calze e cappello di lana. Ultima cosa, quando camminiamo sulla neve è necessario proteggere gli occhi, e quindi un buon paio di occhiali da sole o una maschera da sci sono essenziali.
Ora passiamo a ciò che ci proteggerà dagli elementi durante la notte, e cioè la tenda. Questa deve essere in grado di resistere al vento e alla neve, e una qualsiasi tenda estiva ultralight potrebbe non farcela: potrebbe piegarsi o rompersi sotto il peso della neve, oppure se esposta a raffiche di vento troppo forti. Esistono però tende “quattro stagioni”, costruite con materiali più resistenti, che funzionano bene anche nelle condizioni più estreme. È inoltre utile avere una tenda leggermente più spaziosa per poter mettere l’attrezzatura all’interno.

Il sacco a pelo, insieme al materassino, è ciò che ci permetterà di passare una notte calda e confortevole. Può essere sintetico o in piuma, l’importante è che sia abbastanza caldo per le temperature a cui dormiremo. Un modo pratico per aumentare la temperatura del sacco a pelo di un paio di gradi è quello di usare un sacco lenzuolo, che allo stesso tempo ci aiuterà a tenere il sacco a pelo pulito e in buone condizioni. È utile che il sacco a pelo abbia un cappuccio regolabile, che si possa stringere intorno alla testa in modo da non lasciar scappare il calore prodotto dal nostro corpo.
Come già accennato prima, il materassino è altrettanto importante per isolarci dal terreno e mantenerci al caldo durante la notte. Esistono materassini specifici per l’inverno, più spessi di quelli estivi o addirittura imbottiti con della piuma. La maggior parte dei materassini sono categorizzati con l’aiuto del valore R, un numero che va da 1.0 a 8.0 e determina il grado di isolamento del materassino. I materassini invernali, di solito, hanno un valore R dal 4.0 in su.

Da ultimo non può mancare un buon fornelletto da campeggio, fondamentale per cucinare qualcosa di caldo prima di andare a dormire e per un buon caffè la mattina appena svegli. Bisogna fare attenzione, però, al tipo di combustibile che vogliamo usare. Spesso le bombolette di gas da campeggio si depressurizzano a basse temperature e non funzionano bene. Possiamo tenerle al caldo il più possibile per evitare che questo succeda, e isolarle dal terreno mentre cuciniamo. Altrimenti usare altri tipi di combustibili, come alcol o benzina, potrebbe essere una soluzione.
Come preparare il campo
Una volta raggiunta la nostra destinazione, la cosa più delicata da fare è scegliere il posto più adatto per piantare la tenda. Questo dev’essere riparato dal vento e dalle valanghe e, se all’interno di un bosco, riparato dalla possibile caduta di rami o di neve dagli alberi. Un altro piccolo accorgimento potrebbe essere quello di piantare la tenda orientata a est, per avere il sole di prima mattina e potersi riscaldare in fretta, oppure a ovest per godersi gli ultimi raggi della giornata.
Dopo aver scelto accuratamente il posto più adatto, se pianteremo la tenda sulla neve dovremo comprimerla e creare una piattaforma, per essere sicuri di avere un piano uniforme su cui dormire. In questo modo, inoltre, la neve compatta sarà meno propensa a sciogliersi sotto di noi durante la notte. Nel caso ci sia vento, ai bordi della piattaforma potremo costruire anche un muro di neve che ci aiuterà a ripararci ancora di più. Altrimenti potremo semplicemente scavare un buco nella neve e piantare la tenda all’interno.

Quando sarà il momento di piantare la tenda, ci accorgeremo che i picchetti normali non vanno bene nella neve. Meglio quindi usare picchetti specifici, disponibili in commercio, oppure usare dei sacchetti pieni di neve e legarli alla tenda con dei cordini, o ancora i bastoncini da trekking. In questo caso una tenda autoportante sarebbe l’ideale.
Consigli per stare al caldo
Una delle cose che potrebbe davvero rovinare la nostra esperienza è la temperatura. Vediamo quindi alcuni consigli per come stare al caldo.
- Mangiare e bere a sufficienza per mantenere la temperatura corporea al giusto livello. Dove possibile cucinare qualcosa di caldo, come una minestra o una tazza di the.
- Riempire una borraccia con acqua calda e metterla nel sacco a pelo quando andiamo a dormire. Questa funzionerà come una boule dell’acqua calda e ci terrà al caldo per tutta la notte. Per questo scopo è meglio usare una borraccia di plastica, in quanto una di alluminio si riscalderebbe troppo.
- Aumentare la propria temperatura corporea appena prima di entrare nel sacco. Per raggiungere questo scopo è necessario fare qualche piccolo esercizio fisico, come una corsa sul posto.
- Cercare di non entrare mai in contatto diretto col terreno. Usare sempre un materassino o qualcos’altro per isolarci dal terreno, in quanto il contatto con la neve abbassa la temperatura corporea.
- Andare in bagno prima di mettersi a letto oppure durante la notte se necessario. Svuotare la vescica permette al nostro corpo di usare meno energia per restare caldo.
- Mettere gli scarponi all’interno della tenda per tenerli leggermente più al caldo rispetto a fuori: sarà meno difficile indossarli al mattino. Allo stesso modo, mettere guanti, calze e suolette dentro al sacco a pelo se bagnati: il calore del nostro corpo aiuterà ad asciugarli.

Come comportarsi: leave no trace
Ogni volta che visitiamo un luogo naturale, è fondamentale che facciamo di tutto per minimizzare il nostro impatto sul territorio e per lasciarlo esattamente come l’abbiamo trovato. Ecco alcuni accorgimenti che ci permetteranno di lasciare la minor traccia possibile dopo il nostro passaggio.
- Piantare la tenda dove il terreno è abbondantemente coperto dalla neve, invece che parzialmente.
- Stabilire il campo almeno a 200 metri di distanza dal sentiero, da ogni fonte d’acqua e da altre persone,
- Se il terreno è completamente innevato, raccogliere gli escrementi e la carta igienica, riporti in una borsa di plastica e riportarli a valle. Dove possibile, invece, scavare un buco direttamente nel terreno (non nella neve!) e seppellire gli escrementi. Portare comunque a valle la carta igienica.
- Nel caso si voglia accendere un fuoco, usare solo legna già morta invece che tagliare i rami di un albero.
- Rispettare gli animali. L’inverno per loro è un periodo delicato e difficile: osservarli da lontano e non disturbarli.

Ecco alcuni consigli per dormire in tenda in inverno, un’esperienza davvero incredibile e capace di metterci alla prova. Con alcuni piccoli accorgimenti è possibile trasformare ciò che potrebbe sembrare irraggiungibile in qualcosa di adatto a tutti, e soprattutto divertente. Non resta che preparare lo zaino e partire!