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Ciaspole e bambini

Consigli utili per divertirsi sulla neve

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

A chi non piace uscire a giocare nella neve, magari quando fiocchi grandi e soffici cadono dal cielo? Qualche adulto storcerà il naso, penserà al freddo, ma sono sicura che ogni bambino drizzerà le orecchie al primo segnale che indica neve, e sarà pronto a costruire il primo pupazzo. E se tirarsi palle di neve, lanciarsi nella neve fresca lasciando per terra la propria impronta e costruire pupazzi sono tutte attività che riceveranno sicuramente l’approvazione dei più piccoli, magari l’idea di uscire per una ciaspolata non riscuoterà lo stesso successo. Vediamo allora come trasformare una ciaspolata in un’attività adatta a tutti, grandi e bambini.

Ciaspolare coi più piccoli. Photo by Greg Rosenke on Unsplash

Perché le ciaspole

Ecco alcuni motivi per provare le ciaspole coi bambini. Prima di tutto, usare le ciaspole è facile. Sono sicuramente lo strumento più semplice da usare per fare una passeggiata sulla neve, soprattutto se è fresca. In più richiede poca attrezzatura, solo un paio di ciaspole e il giusto abbigliamento. Non richiede lezioni per imparare o costosi skipass per accedere ai percorsi, e questo la rende un’attività particolarmente accessibile. Nonostante ciò, convincere un bambino a uscire al freddo nella neve potrebbe rivelarsi molto complicato. Come fare, allora? Vediamo alcuni trucchi da adottare.

Ciaspole e pupazzi di neve. Photo by Ethan Hu on Unsplash

1. Abbigliamento e attrezzatura

Per prima cosa, bisogna usare l’abbigliamento adeguato, in quanto il comfort del bambino determinerà il successo dell’attività. In altre parole, se il bambino è al caldo e a proprio agio nella neve è più probabile che si divertirà e vorrà ripetere l’esperienza, mentre se avrà freddo probabilmente non la vedrà come una cosa divertente.

La cosa più importante è vestirsi a strati, per poter così mantenere la temperatura adeguata per tutto il tempo della nostra uscita. Un primo strato caldo, sintetico o in lana merino, è l’ideale, da corredare poi con uno o più strati intermedi, a seconda della temperatura. Da ultimo, e anch’esso fondamentale, è lo strato impermeabile, così da mantenere il bambino asciutto in ogni situazione. Una buona idea è usare una tuta da sci, che fornice calore e impermeabilità allo stesso tempo. Da non dimenticare, poi, un bel paio di guanti e di scarpe da montagna, anch’essi caldi e impermeabili.

Per quanto riguarda le ciaspole, le prime volte si possono sicuramente noleggiare. Se si vogliono comprare, invece, bisogna scegliere la misura in base al peso del bambino, per far si che facciano il loro lavoro al meglio.

Il primo strato può essere sintetico o in fibre naturali. Foto di Cecilia Mariani

2. Scegliere l’itinerario

Scegliere l’itinerario giusto è fondamentale, ed è un altro elemento che determinerà il successo o meno dell’attività. È importante pianificare un itinerario che sia adeguato all’eta e alle capacità del bambino, per non farlo stancare troppo e, di conseguenza, fargli odiare le ciaspole.

Per le prime uscite, consiglio di iniziare con un percorso tracciato, meno faticoso della neve fresca, e magari senza troppo dislivello. È importante essere realistici con le distanze che i nostri bambini riusciranno a coprire con le ciaspole, e calcolare anche le pause, che saranno frequenti. Un’idea è quella di provare a raggiungere un obiettivo ben preciso, come un laghetto, una cascata o un rifugio, così da aumentare la motivazione.

In ogni caso non esagerare, e tenere in considerazione che la neve rallenta molto, e anche se il bambino è abituato a camminare in estate, questa sarà tutta un’altra cosa.

Santa Caterina Valfurva, un paradiso di neve.
Santa Caterina Valfurva, un paradiso di neve

3. Divertimento e insegnamento

La parola d’ordine è divertimento. Trasformare l’escursione in un gioco aiuterà sicuramente a mantenere accesa l’attenzione dei nostri bambini. Ad esempio, fermarsi per costruire un pupazzo di neve (senza lasciare in giro bottoni e carote, mi raccomando, si possono usare rami e legnetti al loro posto!) è sicuramente un’ottima idea. O ancora scoprire le tracce degli animali, come le impronte, i resti di cibo e perché no, anche le cacche, e provare a identificarli. Oppure portarsi dietro una slitta, da usare durante discesa. Tutte queste attività possono aggiungere quel tocco in più alla nostra escursione sulla neve.

Divertirsi è importante, ma lo è anche insegnare ai bambini come comportarsi in montagna in inverno. Ad esempio imparare a usare le ciaspole nel modo corretto: fare passi grandi, alzare tanto le ginocchia, tenere le gambe larghe come un cowboy. Bisogna poi imparare ad allacciarsi le ciaspole, a riconoscerne le varie parti e la loro funzione, a scegliere il sentiero giusto. Ma è anche bello imparare qualcosa sulla neve, sull’ambiente che ci circonda e sugli animali che ci abitano. Tutto questo, ovviamente, può essere trasformato in un gioco.. intelligente.

Divertimento e insegnamento. Photo by Stefan Pasch on Unsplash

4. La cioccolata calda

L’ingrediente segreto per una passeggiata invernale coi bambini è uno solo: la cioccolata calda. Tutti noi associamo questa bevanda ai freddi giorni d’inverno, ed è qualcosa che riesce sempre a strapparci un sorriso, anche nei momenti più difficili.

Una buona idea potrebbe essere quella di portarsi un thermos pieno di cioccolata, qualche tazza e magari dei biscotti. Potremmo scegliere un posto in piano, con una bella vista, e costruire il nostro bar personale. Portandoci dietro una piccola pala potremmo scavare nella neve per costruire un tavolo e delle sedie, e goderci la nostra cioccolata in tutta tranquillità.

Ciaspolare con i bambini è una buona idea? Assolutamente si, e con questi piccoli accorgimenti sarà sicuramente un gran successo.

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