Ogni volta che saliamo in sella, è la superficie di pochi centimetri di copertone a connetterci al terreno. La pressione delle gomme è un aspetto fondamentale, spesso sottovalutato, che incide sull’esperienza di guida e sulla sicurezza. Che si tratti di gravel, mountain bike, o un’escursione in bici da trekking, una pressione delle gomme ottimale può fare la differenza. Gonfiare le gomme in modo errato può compromettere grip, efficienza e sicurezza, sia su asfalto che fuoristrada.
Ma quanto conta davvero e, soprattutto, come possiamo gestirla al meglio?

Non un dettaglio, ma una priorità
Quando parliamo di pressione delle gomme, non stiamo parlando di un dettaglio trascurabile, bensì di un elemento cruciale che influenza diversi aspetti della nostra uscita.
Tra questi sicuramente l’aderenza e la trazione. Una pressione adeguata garantisce che una superficie ottimale del battistrada sia a contatto con il terreno, massimizzando l’aderenza. Su terreni sconnessi o scivolosi, una pressione leggermente inferiore può aumentare la superficie di contatto, offrendo maggiore trazione e controllo.
Non dobbiamo dimenticarci del confort. Pneumatici troppo gonfi trasmettono ogni minima asperità del terreno direttamente a noi, rendendo la guida scomoda e affaticante. Una pressione corretta, invece, permette alla gomma di assorbire meglio le vibrazioni, migliorando il comfort generale.

È un falso mito pensare che una pressione elevatissima riduca sempre la resistenza al rotolamento. Se è vero che su asfalto liscio una gomma ben gonfia è più efficiente, su terreni accidentati una pressione eccessiva può far “rimbalzare” la ruota, disperdendo energia. Una pressione ottimale, invece, permette alla gomma di deformarsi quel tanto che basta per “copiare” il terreno, mantenendo un rotolamento più fluido e riducendo lo sforzo.
Inoltre, per quanto possa sembrare controintuitivo, ma una pressione troppo alta aumenta il rischio di forature, specialmente su ostacoli duri. Allo stesso tempo, una pressione eccessivamente bassa rende la gomma più vulnerabile a pizzicamenti, in quanto il cerchio può colpire direttamente il terreno. Trovare il giusto equilibrio è quindi essenziale.
Anche la durata degli pneumatici risente della pressione delle gomme. Una pressione errata porta a un’usura anomala e precoce del battistrada. Gomme sgonfie si consumano maggiormente ai lati, mentre gomme troppo gonfie si consumano al centro. Mantenere la pressione corretta allunga la vita delle nostre gomme.

I fattori che influenzano la pressione delle gomme ideale
Non esiste un valore universale per la pressione delle gomme, poiché essa dipende da una combinazione di fattori specifici.
Innanzitutto il tipo di terreno gioca un ruolo fondamentale. Su terreni lisci e compatti, possiamo optare per pressioni più elevate per massimizzare l’efficienza. Su sterrati sconnessi, fango o neve, una pressione leggermente inferiore (ma mai eccessivamente bassa) garantirà maggiore aderenza e ammortizzazione.
Non dobbiamo sottovalutare, poi, la larghezza dello pneumatico. Pneumatici più larghi hanno un volume d’aria maggiore e possono essere gonfiati a pressioni inferiori rispetto a pneumatici più stretti, offrendo comunque un buon sostegno e una maggiore superficie di contatto. Teniamo anche conto che i sistemi tubeless, ad esempio, permettono di usare pressioni generalmente inferiori rispetto a configurazioni con camera d’aria, riducendo il rischio di pizzicamenti.
Infine, giocano un ruolo anche le condizioni meteorologiche. In caso di pioggia o terreno bagnato, una pressione leggermente inferiore può migliorare il grip.
E in pratica? Come calcolare la pressione delle gomme
Per aiutarci a calcolare la pressione ideale, esistono diversi strumenti e linee guida. La cosa più importante è iniziare dalle indicazioni del produttore (stampate sul fianco della camera d’aria e del copertone) e poi aggiustare la pressione in base alle nostre sensazioni e alle condizioni.
Esistono calcolatori online che tengono conto di tutti i fattori menzionati. Per esempio, quelli di Schwalbe, SRAM o Vittoria sono ottimi punti di riferimento. Inserendo i nostri dati, questi tool ci forniranno un intervallo di pressione consigliato, da cui possiamo poi partire per le nostre prove sul campo.
Infine, ricordiamoci di utilizzare sempre un buon manometro per misurare la pressione. È consigliabile controllare la pressione prima di ogni uscita significativa, specialmente se le temperature sono cambiate, poiché il freddo può far diminuire la pressione degli pneumatici.
La gestione della pressione sul campo
Non dobbiamo aver paura di sperimentare. La pressione perfetta è quella che ci fa sentire più sicuri e a nostro agio. Portare con noi una pompa portatile con manometro ci permetterà di fare micro-regolazioni anche durante l’uscita, adattando la pressione al variare del terreno o delle nostre esigenze.
Imparare a sentire le reazioni della bici al variare della pressione è un’abilità che si acquisisce con l’esperienza. Prestiamo attenzione a come la bici curva, a come assorbe gli impatti e a quanto sforzo ci vuole per mantenere la velocità. Questi segnali ci aiuteranno a raffinare la nostra pressione ideale.
In conclusione, la corretta gestione della pressione delle gomme può migliorare significativamente la nostra esperienza in bicicletta. Non sottovalutiamola, ma consideriamola come uno degli strumenti più potenti a nostra disposizione per migliorare comfort, performance e sicurezza.