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Skipass 2025/26: quanto costa davvero sciare? Il confronto tra Italia e grandi località alpine europee.

Un’analisi aggiornata dei prezzi degli skipass in alta stagione: giornalieri, weekend e settimana bianca nelle principali destinazioni sciistiche tra Italia, Austria, Svizzera, Francia e Germania.

Alfredo Tradati, SS25 Scritto il
da Alfredo Tradati
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L’inverno 2025/26 è alle porte e, come ogni anno, il tema dei costi per una giornata sugli sci torna al centro dell’attenzione. Negli ultimi cinque anni i prezzi degli skipass hanno conosciuto incrementi significativi, spinti da fattori energetici, investimenti in impianti e innevamento programmato, oltre che da un’inflazione che ha inciso fortemente sul turismo invernale.

La tasca porta skipass della giacca Hyra Les Deux Alpes
Skipass: giornaliero o multiday?

Per capire quanto costa davvero sciare oggi, abbiamo confrontato i listini alta stagione di alcune delle aree più iconiche delle Alpi: Germania, Austria, Svizzera, Francia, affiancandoli alle top destinazioni italiane Dolomiti Superski, Cortina e Madonna di Campiglio – Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta.

Benchmarking prezzi skipass: Italia vs Europa (2025/26)

Di seguito il confronto dei prezzi ufficiali per adulti, in alta stagione, nella formula 1 giorno – 2 giorni – 6/7 giorni.

Tabella comparativa

Bode Miller e Scarpa, sulle piste di Cortina.
Sulle piste di Cortina.

Cosa emerge dal confronto

Germania: ancora la più “accessibile”

Con il giornaliero a 69 euro, Garmisch rimane tra le opzioni più convenienti delle Alpi maggiori. Il multi-day della Top Snow Card riduce ulteriormente il costo medio giornaliero, pur offrendo un comprensorio meno esteso rispetto ai giganti alpini.


Austria: qualità altissima, ma la settimana è costosa

St. Anton – Ski Arlberg si conferma tra le destinazioni più care in assoluto sul pacchetto 6 o 7 giorni, con prezzi che superano i 500 euro. Il rapporto qualità/prezzo è però sostenuto da impianti modernissimi e innevamento molto affidabile.


Maestri di sci a St. Anton (Austria).
Maestri di sci a St. Anton (Austria).
Svizzera: il “premium price” che non sorprende più

Zermatt resta una delle località più prestigiose delle Alpi, ma anche una delle più costose: 96 CHF per un giorno è tra i valori più alti d’Europa. Il 6 giorni è relativamente più “accessibile” in proporzione, ma resta un investimento importante.


Francia: giornaliero equilibrato, settimana molto competitiva

Val Thorens mostra una strategia chiara: prezzi giornalieri non aggressivi, ma un 6 giorni a 355 € (grazie alla formula 6=5) che diventa uno dei pacchetti settimana più convenienti in assoluto per chi si ferma a lungo.


Skiarea e Campiglio
Skiarea Dolomiti del Brenta

Italia: qualità massima, prezzi ormai allineati alle grandi Alpi

Dolomiti Superski

Con 86 € al giorno, è tra i giornalieri più alti delle Alpi. Ma l’immensità del comprensorio (12 valli, 1200 km di piste) giustifica un posizionamento “premium”.

Cortina

Simile a Campiglio e più bassa di Dolomiti Superski sul medio-lungo periodo. Mantiene un posizionamento alto, coerente con l’immagine prestigiosa della località.

Madonna di Campiglio

Campiglio si presenta meno costosa di Dolomiti Superski, ma comunque in fascia alta:

  • 76 € per il giornaliero

  • 149 € per 2 giorni

  • 396–422 € per la settimana

È una delle mete più equilibrate tra qualità, atmosfere di charme, infrastrutture e prezzo.


Sciatori in settimana bianca.
Sciatori in settimana bianca. Foto di Glade Optics su Unsplash

La vera battaglia oggi è sulla settimana bianca

Il confronto più significativo non è tanto sul giornaliero, ma sul prezzo dei 6/7 giorni:

  • Val Thorens e Garmisch propongono le settimane più convenienti.

  • St. Anton e Dolomiti Superski restano nella fascia più costosa.

  • Campiglio e Cortina si collocano nel mezzo, con un rapporto qualità/prezzo competitivo.

La differenza tra scegliere l’una o l’altra destinazione può arrivare a oltre 150 euro a persona, solo sullo skipass. Un fattore che incide fortemente su famiglie e gruppi.


Perché i prezzi stanno salendo ovunque?

Le motivazioni principali:

  • Costi energetici elevati per alimentare innevamento e impianti.

  • Investimenti importanti in seggiovie ad ammorsamento, cabinovie, sicurezza piste.

  • Inflazione generale che incide su lavoro, manutenzione e logistica.

  • Incertezza climatica → innevamento programmato sempre più necessario e oneroso.

I comprensori rispondono con una strategia sempre più diffusa di dynamic pricing e spinta sulla prenotazione anticipata, premiando chi acquista prima dell’arrivo in località.


Piste a San Martino di Castrozza.
Piste a San Martino di Castrozza.

Conclusioni: sciare resta possibile, ma serve più pianificazione

Il 2025/26 conferma un trend chiaro: la qualità costa, e le destinazioni top non fanno eccezione.
L’Italia è ormai pienamente allineata ai prezzi di Austria e Francia, mentre la Svizzera resta su un livello superiore soprattutto nel giornaliero.

Per chi vuole sciare risparmiando, alcune strategie sono sempre più importanti:

  • acquistare skipass online con anticipo;

  • valutare periodi di bassa/media stagione;

  • orientarsi verso località medio-piccole con ottimo rapporto qualità/prezzo;

  • combinare soggiorno e skipass in pacchetti hotel+skipass.

In un contesto di clima incerto e costi crescenti, la settimana bianca richiede attenzione e programmazione, ma continua a rappresentare uno dei momenti più intensi e identitari dell’inverno italiano.

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