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Giro del Confinale: spettacolare trekking di due giorni nel Parco dello Stelvio

Un giro ad anello per percorrere valli selvagge e paesaggi indimenticabili, perfetto per una piccola avventura nel Parco dello Stelvio.

Scritto il
da iCaviadiners

Il giro del Confinale è un bellissimo trekking di due giorni, o più, che si dispiega tra Val Cedec, Val Zebrù e Valfurva, nei paesaggi selvaggi dell’Alta Valtellina e del Parco Nazionale dello Stelvio.

Un grande punto a favore di questo giro ad anello è la sua modularità, che consente di modellarlo a proprio piacimento a seconda di grado di allenamento, tempo a disposizione e obiettivi. Molto ben segnalato e con panorami spettacolari, il giro del Confinale è l’esperienza perfetta sia per escursionisti che vogliono iniziare a cimentarsi con tappe di più lunga percorrenza e notte in rifugio, sia per i più esperti che possono arricchire l’anello con salite a diverse cime, all’ombra dell’imponente ghiacciaio dei Forni.

Giro del Confinale
Giro del Confinale

IL NOSTRO PRIMO TREKKING DI DUE GIORNI: LA NOSTRA ESPERIENZA COL GIRO DEL CONFINALE

Abbiamo percorso il giro del Confinale per la prima volta nell’agosto 2021, scegliendo di affrontare il trekking in due giorni, con pernotto al Rifugio Quinto Alpini. Negli anni successivi abbiamo ripercorso numerose volte singole tappe del giro del Confinale, che, sia nella sua interezza, sia nelle singole tratte, rappresenta una delle escursioni più suggestive nei dintorni di Bormio e Santa Caterina Valfurva.

La nostra passione per l’escursionismo e le notti in rifugio era nata diversi anni prima, ma con il Giro del Confinale abbiamo deciso di dedicarci per la prima volta a un’escursione ad anello con pernotto in rifugio e che comprendesse un passo a 3000m.

Il Rifugio Quinto Alpini, splendido punto di appoggio per la notte, ci aveva inoltre colpito per una particolarità assolutamente non scontate per un rifugio in una zona così selvaggia e spettacolare. Su richiesta, è infatti possibile dormire nella bellissima “Foxy House”, una piccola casetta di legno  a forma di tenda canadese, perfetta per un’impagabile notte sotto le stelle immersi nella natura.

Foxy house rifugio Quinto Alpini
Foxy house rifugio Quinto Alpini

PRIMO GIORNO DEL GIRO DEL CONFINALE: Parcheggio dei Forni – Rifugio Quinto Alpini (salita 1100 mt – discesa 400 mt)

L’inizio del sentiero è al Parcheggio dei Forni, nei pressi dell’omonimo rifugio. Per raggiungere il punto di partenza, proseguiamo in auto oltrepassando Santa Caterina Valfurva e ci inerpichiamo sulla piccola strada a pagamento, transitabile solo dalla primavera all’autunno, fino ad arrivare al Rifugio Forni. Una volta arrivati, si lascia la macchina nel parcheggio alle spalle del rifugio. Attenzione, questo tratto di strada è a pagamento e il pass è acquistabile alla macchinetta all’inizio della strada (contanti o carta) oppure al Rifugio Stella Alpina (in questo caso solo in contanti).

Parcheggio dei Forni
Panorama sopra al parcheggio dei Forni

La prima parte del Giro del Confinale va dal Rifugio Forni (2200mt), edificio molto scenografico con guglie e merletti che richiamano un castello delle fiabe, al Rifugio Quinto Alpini (2877mt). Lungo questa tratta si percorre inizialmente la bellissima Valle dei Forni, verdeggiante e con una buona possibilità di incappare in animali come gipeti e stambecchi o, per i meno fortunati, almeno di sentire il fischio delle marmotte. Questo tratto iniziale ci colpisce ogni volta per la sensazione di estrema quiete e serenità che sa trasmettere. Con dislivello costante ma mai eccessivo, si arriva al Rifugio Pizzini Frattola (2706mt), che in primavera diventa meta, o punto di partenza, per numerosi itinerari scialpinistici.

Rifugio Pizzini
Rifugio Pizzini Frattola

Noi dopo un buon succo di mela caldo ci rimettiamo subito in cammino in direzione Passo Zebrù ma a questo livello è volendo possibile espandere il trekking alla volta del Rifugio Casati (3269mt) o Rifugio Branca (2493 mt). A seconda dei giorni che deciderete di dedicare e della direzione in cui starete percorrendo l’anello, l’una o l’altra variante potranno rappresentare un’opzione. Attenzione a controllare l’agibilità dei rifugi in fase di pianificazione. Per la stagione estiva 2023-4 per esempio, il Rifugio Casati non sarà agibile.

Torniamo però al nostro trekking. Lasciandoci alle spalle il Rifugio Pizzini e la sua spettacolare vista su Gran Zebrù, Ghiacciaio del Cevedale e Pizzo Tresero, continuiamo il Giro del Confinale su fondo che da sentiero diventa ghiaioso e sassoso, raggiungendo con soddisfazione il Passo Zebrù, a 3005mt ed entrando nella ancora più selvaggia Val Zebrù.

Val Zebrù
Val Zebrù

La discesa dal passo è su un terreno ghiaioso e a tratti ripido, senza però diventare mai troppo tecnico. Perdendo un po’ di quota, attraversiamo un ampio ghiaione, fino a intravedere l’inconfondibile tetto giallo del Rifugio Quinto Alpini. Il rifugio presenta, come già detto, la deliziosa soluzione Foxy House, che all’interno offre un letto con caldi piumini e una vista spettacolare sulla Val Zebrù, oltre che le classiche camerate tipiche di ogni rifugio. Noi abbiamo scelto la soluzione Foxy House, che ci ha ripagati con un’esperienza davvero a contatto con la natura e indimenticabile, immersi tra le stelle, con le comodità del rifugio (pasti e toilette) a pochi passi.

Rifugio Quinto Alpini
Rifugio Quinto Alpini

SECONDO GIORNO DEL GIRO DEL CONFINALE: RIFUGIO QUINTO ALPINI-RIFUGIO FORNI (salita 600 mt – discesa 1250 mt)

Nel secondo giorno di questo trekking di due giorni ci addentriamo in Val Zebrù, una valle dalla bellezza cinematografica nel cuore del Parco dello Stelvio, con montagne verdissime solcate da mulattiere in pietra e stretti sentieri.

Val Zebrù
Val Zebrù

Questa seconda tappa è caratterizzata da lunghe distanze e perdita di dislivello; si passa inizialmente per il Rifugio Campo (2000mt) per poi salire molto ripidamente il versante sinistro della Val Zebrù fino a scollinare in Valfurva. A questo punto, ci attende un percorso che in mezza costa risale la valle, arrivando a passare sopra al paese di Santa Caterina Valfurva, con una bellissima vista sulle piste da sci e il Monte Tresero.

È proprio su questo percorso che ci siamo (fortunatamente) imbattuti nel delizioso Agriturismo Ables (2250mt), dove ci siamo rifocillati con alcune squisitezze locali. Attenzione a non sottovalutare questa seconda tappa. Malgrado sia caratterizzata da minore dislivello positivo, il percorso si rivela piuttosto lungo e i continui sali e scendi della strada che a mezza costa risale la Valfurva possono diventare stancanti. L’Ables è stata una vera salvezza sia per i nostri piedi stanchi, che per i nostri stomaci affamati!

Trekking di due giorni nel Parco dello Stelvio
Trekking di due giorni nel Parco dello Stelvio

L’ultimissima parte del sentiero, che dall’Ables raggiunge il Rifugio Forni, continua in mezzacosta con panorami stupendi che si affacciano sul Monte Tresero e sul Ghiacciaio dei Forni. È in questo ultimo tratto che si apre la potenzialità di aggiungere la vera ciliegina sulla torta al percorso classico. Deviando sulla sinistra e risalendo il versante erboso, è infatti possibile raggiungere il Lago della Manzina dove, inutile sottolinearlo di nuovo, il paesaggio è davvero commuovente.

Lago della Manzina
Lago della Manzina

Dal lago, è poi possibile proseguire ulteriormente fino alla cima del Monte Confinale stesso, il vero re di questo giro. Coi suoi 3370 metri, questa montagna offre uno dei panorami più emozionanti che abbiamo mai avuto la fortuna di vedere. Attenzione però. Per quanto non si tratti di un’ascesa con particolari difficoltà, richiede comunque di essere affrontata con la giusta preparazione, tenendo anche presente che in annate nevose, è possibile trovare neve fino a stagione inoltrata.

Tiriamo le somme. Tra i nostri ricordi più belli del Giro del Confinale dobbiamo sicuramente citare la pace della Valle dei Forni e della Val Cedec, la selvaggia Val Zabrù, l’emozionante notte sotto le stelle al Rifugio Quinto Alpini e la fame incredibile arrivati ai tavoloni di legno dell’Agriturismo Ables (consiglio: portatevi adeguati snack anche per il secondo o terzo giorno. Per stare sul semplice noi consigliamo frutta secca e, anche se non proprio ortodossa, la localissima Cupeta!).

CONSIGLI PRATICI PER UN GIRO DEL CONFINALE COI FIOCCHI

·       Non dimenticatevi il pass, la zona è estremamente controllata e le macchine che ne sono prive vengono regolarmente multate.

·       Ricordatevi di portare tanta acqua e spuntini per l’escursione. Noi abbiamo riempito le borracce anche al Rifugio Quinto Alpini, ma l’acqua veniva razionata per poterne garantire a tutti.

·       Il Giro del Confinale permette un anello intorno al massiccio, ma in questa versione non si raggiunge la cima. Nel caso siate escursionisti esperti e vogliate aggiungere tappe e dislivello, la zona offre diverse deviazioni e sentieri, come i già citati Rifugio Pizzini e Rifugio Branca, ma anche per il Lago della Manzina o la vetta del Confinale.

·       Il giro del Confinale è molto ben segnalato e tracciato. È inoltre disponibile un sito molto completo, disponibile qui: Giro del Confinale. Sul sito trovate anche utili informazioni per chi volesse immaginare un Giro del Confinale più “soft”, articolato su tre giorni di cammino.

·       Noi abbiamo preferito la partenza dal Rifugio Forni e il giro in senso antiorario. Un’altra possibilità da segnalare è la partenza dal parcheggio di Niblogo per percorrere il giro senso orario. Questa seconda opzione è però a nostro parere più noiosa. La percorrenza in senso antiorario consente inoltre il pernotto al Rifugio Quinto Alpini, che ci sentiamo di consigliare. Per quanto il Rifugio Forni sia un comodissimo punto di partenza e arrivo dove rifocillarsi, è infatti meno “magico” se state cercando un pernotto a contatto con la natura, essendo raggiungibile in auto, il che, di contro, garantisce grandi comfort.

Trekking di due giorni nel Parco dello Stelvio
Trekking di due giorni nel Parco dello Stelvio

GIRO DEL CONFINALE: PER CHI

Consigliamo calorosamente questo giro a tutti gli escursionisti che come noi vogliono mettersi alla prova con un giro ad anello e avvicinarsi al mondo dei trekking di due giorni o più in un ambiente incontaminato, in un contesto ben segnalato e frequentato, senza essere “mainstream”. Grandissimo punto a favore è che in un paio di giorni è possibile attraversare con le proprie sole forze vallate diverse e selvagge, con moltissima soddisfazione personale. La possibilità, inoltre, di poter ampliare il giro con varianti più complesse, fino a vere ascensioni, rende il giro del Confinale un trekking appetibile anche per i più esperti.

Pochi giorni fa abbiamo completato una nuova variante, con la salita dal Rifugio Forni al bellissimo Lago della Manzina (2780mt) e da qui al bivacco Gianpaolo Del Piero (3160mt), arancione, mozzafiato e di soddisfazione. Per arrivare al bivacco, in un anno nevoso come questo, abbiamo attraversato ampi tratti di nevaio.

Panorama dal Bivacco Del Piero
Panorama dal Bivacco Del Piero

Da questo punto manca davvero poco alla cima del Confinale, ma non eravamo in quel momento adeguatamente attrezzati e a malincuore abbiamo dovuto rinunciarvi. A volte la parte più difficile è proprio capire quando fermarsi!

Insomma, speriamo di avervi convinti. Ci vedremo sul sentiero? Buon cammino!

Passo Zebrù
Soddisfazioni al Passo Zebrù
LUOGO

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