Mammut Trion Zip 22 è stato utilizzato dapprima in
attività di
via ferrata sulle Grigne lecchesi. Al suo interno abbiamo
stivato tutto l'
occorrente per una mattinata in
ascesa,
indumenti di riserva,
cibo,
materiale di
sicurezza,
sacca idrica. Il tutto per
circa 5 kg di carico. Prima di cominciare l'ascensione, abbiamo avuto cura di regolare ogni dettaglio, dalle cinghie di compressioni laterali, all'avvicinamento del carico mediante le fettucce superiori, fissaggio della cinghia pettorale e alla vita.
L'
impressione immediata è stata quella di avere un
tutt'uno con il proprio
corpo. Esercitando movimenti abnormi
abbiamo ricercato la
destabilizzazione,
non trovandola. Durante la salita in ferrata, talvolta esposta, abbiamo potuto dedicarci esclusivamente all'attività di arrampicata, con la massima concentrazione. In
nessun caso lo
zaino ha
interferito con l'
azione.
Prevedendo il
rientro via trekking, abbiamo
fissato i
bastoni lateralmente utilizzando le cinghie di compressione, che hanno svolto il ruolo in maniera egregia.
Superiormente, al posto dell'alloggio per la corda, abbiamo
fissato la
giacca che così è rimasta fino al termine della salita.
In una successiva sessione test, abbiamo
condotto lo
zaino in
attività di
escursionismo veloce, speed hiking. Questa volta lo zaino è stato
caricato in
maniera maggiore, con
circa 8 kg di materiale, per consentirci di
valutare il
comfort degli
spallacci e dello
schienale in particolare, in
condizioni di
affaticamento e
sudorazione maggiore.
Abbiamo scelto una
salita con circa
700 m di
dislivello, e
pendenze importanti, per raggiungere le condizioni utili al test nel più breve tempo possibile. Anche in questo caso le
prestazioni dello
zaino sono state
ottimali: perfetta
stabilità del carico, perfetta
aderenza del sistema di trasporto alla schiena, ottima
distribuzione del
carico sull'intera superficie degli
spallacci,
accesso rapido ed
efficace sistema di
idratazione.
Nella
fase di
rientro, dopo aver
svuotato lo
zaino del cibo precedentemente riposto, del
guscio idrorepellente e dello strato termico, abbiamo voluto
verificare la
stabilizzazione del
carico residuo, sfruttando le
cinghie di
compressione laterale. Anche in questo caso abbiamo ottenuto un
insieme perfettamente coeso tra
corpo e
zaino che, anche in fase di leggera corsa,
non ha presentato
alcun sintomo di
perdita di
stabilità o di
interferenza.

La tasca porta piccozze posteriore del Mammut Trion Zip 22 con le cinghie di fissaggio

Lateralmente, due cinghie regolabili di compressione del carico per Mammut Trion Zip 22

Gli inserti imbottiti in EVA dello schienale dello zaino Mammut Trion Zip 22

Gli spallacci anatomici dello zaino Mammut Trion Zip 22

Particolare del taschino contenente la fettuccia di aggancio della corda dello zaino Mammut Trion Zip 22

L'apertura superiore dello zaino Mammut Trion Zip 22 con la tasca interna

Vista superiore dello zaino Mammut Trion Zip 22 con le cinghie di regolazione del carico