Caratteristiche tecniche, curiosità, storia, consigli pratici e molto altro in questo articolo sulle suole da climbing realizzato con due esperti del settore: Jorg Verhoeven e Nicola Faccinetto, rispettivamente atleta del Team Vibram e tecnico specializzato Vibram, storica azienda e brand di riferimento nel settore. Di seguito le loro preziose e utili risposte alle nostre domande.
I consigli di Jorg Verhoeven
Jorg, qual è il tuo stile di scalata preferito?

“La cosa che più mi piace dell’arrampicata è il fatto che sia sempre diversa. Non ho uno stile o una disciplina preferite, mi piace mixarle tutte! Sicuramente, talvolta i miei obiettivi si concentrano su determinati progetti, o come in passato sulle competizioni, ma per mantenere alta la motivazione non mi focalizzo mai su uno solo stile specifico. Al momento sono molto affascinato dall’arrampicata sportiva e tradizionale”.
Qual è stata l’impresa che ti ha dato la maggior soddisfazione?
Puoi darci dei consigli sulle scarpette per scalatori principianti?

“Per prima cosa consiglio di scegliere una scarpetta che sia comoda. Ricordo chiaramente quando ho iniziato a scalare e avere un buon feeling con i piedi, sopratutto all’inizio, è stato molto importante. In secondo luogo, consiglio di scegliere una scarpa con una suola morbida, io ad esempio ho scalato per molti anni con La Sportiva Cobra con suola Vibram XS Grip2. In questo modo si può avere una maggiore sensibilità su come appoggiare il piede quando si scala, che è molto importante a livello tecnico. Spesso mi capita di vedere principianti con scarpette molto rigide. Questa è una scelta giusta se si pensa alla durata della suola, però il piede spesso è posizionato in maniera scorretta”.
Quando si diventa più esperti basta un paio di scarpette? Come possiamo sceglierle?
Penso che le scarpette con cui ci abituiamo a scalare e che sentiamo più comode, siano spesso la scelta migliore. Detto questo, non è mai una cattiva idea provare diversi modelli per capire se un’alternativa potrebbe essere migliore per il proprio stile di arrampicata. Alcuni climber preferiscono scarpette più rigide (con Vibram XS Edge) altri preferiscono scarpe più morbide. La chiave è sperimentare“.
La parola a Nicola Faccinetto: le caratteristiche tecniche delle suole da climbing

Come sono fatte le suole da arrampicata?
“Le gomme utilizzate per le scarpette da arrampicata sono molto particolari: sono diverse da quelle che si usano negli altri settori, come il trekking o la corsa in montagna. La caratteristica più importante che devono avere è quella di riuscire a copiare le asperità della roccia, una volta caricate con il peso del climber. Per questo motivo la suola è totalmente liscia e quando viene sottoposta a pressione durante l’utilizzo si va a deformare copiando, appunto, le asperità e creando un incastro meccanico per garantire massima aderenza. Tecnicamente questa gomma viene definita amorfa e in gergo viene detta “morta”. Ha un comportamento simile a quello del pongo e si riesce a incidere con l’unghia per esempio”.
Le mescole da arrampicata

“La mescola usata per le gomme delle suole è costituita da una quindicina di ingredienti e tecnicamente è il cosiddetto “taglio gomma” a caratterizzarne la famiglia. Nel caso di quelle da arrampicata si usano gomme butiliche, deformabili e improntabili. In questo caso, generalmente il grip va in controtendenza rispetto alla durata, infatti le suole con gomme butiliche si consumano rapidamente, tant’è che le scarpette da arrampicata sono soggette alla risuolatura, procedimento che si pratica fa per dare maggiore vita al prodotto in quanto la tomaia dura di più della suola. Si consiglia di praticarlo 2/3 volte e non di più, per non intaccare la struttura della tomaia: le scarpe sono realizzate con delicati sistemi di tensionamento che con risuolatura eccessiva vanno alterati”.
Le suole da arrampicata Vibram

“Vibram propone diverse suole da climbing. La prima è la Xs Grip, inventata attorno al 2005, che è stata una rivoluzione. Rispetto alle gomme precedenti aveva una grandissima aderenza e molti clienti Vibram la usano ancora sia su prodotti che per la risulatura, è una suola polivalente. Alcuni anni dopo è nata la Xs Grip2, naturale evoluzione dell’Xs Grip, con aumentata aderenza e stabilità. Questa suola garantisce infatti massima aderenza ed è apprezzata da tutti i climber, anche professionisti ed è la preferita per prestazioni estreme. C’è poi la Edge che ha una durezza maggiore e garantisce stabilità. Adatta ad arrampicate su tacche nette e muri tecnici, appoggi piccoli, rocce abrasive, vie lunghe, laddove c’è molto volume arrampicata e se il climber pesa di più. Infine, questa estate a ISPO è stata presentata la Xs Flash2 che è una gomma totalmente diversa: innanzitutto è colorabile, mentre le altre sono totalmente nere perchè, per avere stabilità e determinate caratteristiche, sono state “caricate” a nero fumo. Le gomme colorabili sono sempre state una sfida per i produttori di suole in quanto dotate di alcuni vantaggi. Per esempio non vanno a sporcare gli appoggi sia in palestra che su roccia naturale, elemento che causa una riduzione aderenza (in gergo questi appoggi si dicono “gommati”). In più, alle basse temperature, la Xs Flash 2 rimane molto stabile: non indurisce e rimane morbida”.
Per approfondire il tema delle suole da climbing Vibram: Vibram Compounds.