Sebbene il mondo dei ricoveri veloci esista da sempre, oggi grazie a soluzioni e materiali sempre più innovativi possiamo metterci nello zaino il comfort di un “tetto” sopra la testa con un ingombro minimo. Va da sé che, per tutti coloro che troverebbero angusto persino un bungalow a 5 stelle, allora certamente la scelta per la notte in tenda dovrà ricadere sui modelli classici. Le tende ultralight sono infatti la scelta ideale per tutti coloro che hanno esigenze di contenere peso e ingombro e, come sottolineo sempre un buon kit deve essere il più possibile omogeneo nello stile. Per intenderci, una tenda light ha senso per chi viaggia leggero nell’insieme del suo equipaggiamento.

Tipologia d’utilizzo
Una tenda ultralight generalmente è adatta a 2 massimo 3 stagioni, quindi dalla primavera all’autunno. Se state cercando una tenda per le vostre avventure sotto zero allora dovrete rinunciare a questa tipologia di tende ed optare per modelli un po’ più strutturati. D’altronde durante la stagione invernale rimanere “ultra leggeri” in quanto ad attrezzatura ed abbigliamento per itinerari di più giorni si fa fatica, quindi tanto vale attrezzarsi adeguatamente.
Tornando alla bella stagione, queste tende trovano il loro utilizzo ideale per tutti coloro che prevedono bivacchi veloci, magari lungo i tanti itinerari da percorrere in sella alla propria bici, o a piedi lungo i sentieri (prima di organizzare un tour di questo tipo informatevi sui regolamenti locali previsti per il bivacco/campeggio).

Caratteristiche di una tenda ultralight
Per essere considerata ultralight una tenda deve pesare massimo 2,5 chilogrammi. Alcuni modelli, da un posto, arrivano a pesare meno di 1 chilogrammo. Ovviamente più lo spazio interno (il volume per intenderci) è ampio più questa pesa: di fatto si è dovuto aumentare la superficie del telo e la lunghezza della paleria.
Ma non è soltanto il peso a rendere speciale una tenda ultralight. Infatti, a mio avviso ancora più sorprendente per alcuni modelli è l’ingombro da chiusa. Alcune tende arrivano ad occupare un volume di appena 12 X 40 centimetri!

Come si arriva ad ingombri e peso così ridotti?
Per quanto riguarda la copertura, i costruttori di tende, lavorano su due parametri: sul threads (T) e sui denari (D). Il parametro T indica la densità del tessuto, ovvero quanti fili orizzontali e quanti verticali ci sono in un pollice quadro. Il parametro D indica lo spessore e il peso del filo utilizzati per formare il tessuto. Solitamente si utilizza o il nylon o il poliestere
Per ridurre il peso tendenzialmente si opta per il nylon che è più resistente del poliestere e di conseguenza per le tende ultralight si riescono a utilizzare filati meno spessi, dai 10 ai 20 denari. Considerate che le tende classiche da trekking più resistenti hanno tra i 30 e gli 80 denari sul telo esterno.
Ovviamente il peso è determinato anche dalla densità della trama del tessuto, il nostro threads. Più la T è alta, a parità di denari, più la trama è fitta. Il vantaggio di una trama fitta è la resistenza all’usura.
Ricapitolando, le caratteristiche ideali dei tessuti di una tenda ultra light sono valori bassi di denari e una densità della trama adeguata a resistere all’usura senza gravare sul peso (per esempio 210T per la parte a contatto con il suolo garantisce un buon isolamento e resistenza all’abrasione). Un buon accorgimento quando dovrete scegliere la vostra tenda ultra light è quello di verificare tra le caratteristiche se il tessuto è “rip stop”; questo accorgimento rende il tessuto più resistente all’usura, in quanto, la trama del tessuto è intervallata da un filo più spesso e resistente che blocca lo strappo.

Caratteristiche termiche delle tende ultra light
Dovete sapere che i denari e la densità determinano le proprietà termiche della nostra tenda. Infatti, più si hanno filati con valori alti di denari e densità più questi saranno in grado di isolarci dal freddo e soprattutto dalle intemperie. Considerate che più il filo è spesso, più è impermeabile, e come ho accennato poco fa più la nostra T è alta, più il tessuto è resistente. Quindi, lo svantaggio delle tende ultra light risiede proprio nella loro scarsa propensione ad un utilizzo in condizioni estreme. Ovviamente, i tessuti vengono trattati in modo da aumentare ulteriormente la loro idrorepellenza. In questa tipologia di tende si hanno valori di colonna d’acqua che vanno dai 2000 ai 4000 mm. Secondo la DIN-Norm, un tessuto con un valore di colonna d’acqua di 1300 è già impermeabile, sotto questo valore è soltanto idrorepellente. Va da sé che in determinate condizioni, magari quando ci ritroviamo sotto un violento temporale estivo, avere tende in grado di sopportare almeno valori di 3000 mm. di colonna d’acqua è consigliato.

La condensa
Una buona tenda deve isolarci dall’esterno e garantire nello stesso tempo una buona ventilazione. La miglior areazione per una tenda è data dalla doppia copertura, in questo modo si andrà a formare uno strato d’aria che ci isolerà e ridurrà la sgradevole condensa. Alcuni modelli optano per il mono telo, in questo caso si andranno a ridurre i volumi di ingombro da chiusa e il peso, quindi, si avrà una migliore trasportabilità a discapito del comfort durante il suo utilizzo in alcune condizioni meteorologiche.
La paleria
Talvolta le tende ultra light non sono autoportanti, quindi necessitano di picchetti e corde per essere messe in tensione e mantenere la forma. Questa scelta da parte dei costruttori è dettata per il contenimento del peso sotto certi valori. Tuttavia, in commercio esistono tende ultraleggere autoportanti, ma il loro peso sale solitamente sopra 1,5 – 2 chilogrammi.
Quando scegliete un modello di tenda non autoportante dovete valutare l’ambiente in cui andrete ad usarla abitualmente; se il terreno non è adatto a trattenere i picchetti e non ci sono alberi a cui ancorare la tenda allora dovrete optare per modelli autoportanti sacrificando un po’ di leggerezza.
Riassumendo
Nel scegliere una tenda ultra light la prima valutazione da fare è l’ambiente dove andrete ad utilizzarla maggiormente, oltre che la stagione prevalente, quindi valutate i modelli ultralight autoportanti quando non siete certi di trovare le giuste condizioni per tendere l’altra tipologia.
Valutate se preferite un po’ più di resistenza all’usura e idrorepellenza a discapito di qualche etto in più sulle spalle, o se la vostra tenda ultra light dovrà davvero rispettare volumi e peso minimi per avere il massimo comfort durante il trasporto.
Infine, considerate che se viaggiate con compagni, il peso della tenda può essere distribuito in due modi:
il primo è quello di dividere materialmente le varie componenti della tenda tra compagni. Il rischio è quello di perdere materiale rimanendo un po’ disordinati se la tenda va montata e smontata più volte durante il tour;
il secondo modo prevede che la tenda venga trasportata da una sola persona e i compagni compensino il peso con viveri o acqua cercando di avere un certo equilibrio di peso tra gli zaini.
Mentre, per i viaggiatori solitari che devono macinare chilometri e dislivello, le tende ultra light monoposto sono sicuramente un compagno ideale per affrontare le proprie avventure.

Non vi resta che preparare le vostre sacche e partire per scoprire il mondo sotto le stelle, buona notte a tutti!