Nuotare tra le meduse non è certo lo sport che più amiamo fare durante l’estate. Tuttavia, catturarle e ucciderle non solo non è rispettoso ma è considerato un reato. Per questo abbiamo voluto dare qualche informazione su cosa fare se si avvista una medusa.
Quando avvistiamo una medusa istintivamente ci stiamo alla larga consapevoli delle fastidiose irritazioni cutanee che potrebbero provocare. In realtà non tutte le meduse hanno proprietà urticanti; nei nostri mari al momento prevalgono quelle non urticanti come la Rhizostoma pulmo (polmone di mare) ma la situazione è in continua evoluzione, ogni anno gli scienziati osservano nuove specie che arrivano anche da mari molto lontani.

La loro funzione in natura
La maggior parte di noi vede le meduse soltanto come uno sgradevole inconveniente durante le meritate vacanze estive, ma questi animali affascinanti, dai movimenti quasi ipnotici svolgono molteplici ruoli nell’ecosistema marino:
· si nutrono del plancton controllandone la popolazione;
· migliorano l‘ossigenazione dell’acqua (…ma non sono un indicatore di acqua pulita);
· sono l’alimento principale di specie chiave della catena alimentare come le tartarughe marine.

Cosa dice la legge
La consapevolezza sul mondo naturale sta aiutando tutti noi a vivere in modo più etico ed ecosostenibile. Se un tempo non ci si scandalizzava vedere agonizzare poveri animali in secchielli di plastica, oggi è una scena sempre più rara anche se non completamente abbandonata. Dovete sapere che le meduse, come qualsiasi altro animale selvatico o domestico che sia, non può essere torturato o ucciso senza necessità; nel caso si violi quest’articolo potreste andare incontro a sanzioni. La norma di riferimento è l’articolo 544-ter del Codice penale che prevede una multa da 5.000 a 30.000 € fino alla reclusione da tre a diciotto mesi nei casi più gravi.

Cosa fare se si avvista una medusa
Se avvisti una medusa mentre stai nuotando potrai osservarla a debita distanza prestando attenzione alle correnti. Le meduse si muovono seguendo il flusso d’acqua, quindi non stare lungo la sua traiettoria. Osserva se ci sono altre meduse e avverti gli altri bagnanti.

Se dovessi entrare in contatto con una medusa, esci dall’acqua, se ti trovi in un’area gestita il personale qualificato saprà gestire al meglio la situazione. Nella maggior parte dei casi il dolore sparirà entro 10-20 minuti e l’irritazione dovrebbe risolversi completamente entro 48 ore.
Durante l’estate, ma in realtà in qualsiasi periodo dell’anno, potreste avvistare uno “sciame” di meduse. In questo caso potrete contattare la Capitaneria di porto al 1530 che saprà come agire.

Nel Mediteraneo nessuna specie è mortale!
Ad oggi, nei nostri mari, non esistono specie di meduse mortali per l’uomo come la temuta “vespa di mare”. Le specie più problematiche nel Mediterraneo provocano serie di ustioni e soltanto in alcuni rari casi (se il soggetto è allergico alle tossine presenti nel veleno) possono mettere in pericolo la vita dell’intossicato (ad oggi non sono stati registrati casi mortali in Italia). Va da sé che evitare il contatto ci farà risparmiare dolori, quindi è bene conoscere le specie più urticanti che si possono incontrare. Se vuoi approfondire questo argomento questo articolo fa per te:
“Le 5 specie di meduse più pericolose del Mediterraneo”.

Purtroppo, l’attività umana sta apportando squilibri notevoli e la pesca intensiva contribuisce a far aumentare il numero di meduse a dismisura andando ad intaccare un equilibrio durato milioni di anni. Agire nel verso giusto non passa di certo nel lasciar seccare sulla sabbia questi animali, ma piuttosto scegliere ogni giorno la via della sostenibilità.