Facebook Nepal Needs Help. Kathmandu, giorno 17. Buone notizie dal governo nepalese che ha promesso di inviare un primo contributo di Rs 300.000 ($3.000) ad ognuna delle scuole pubbliche colpite dal terremoto, per provvedere alle prime sistemazioni delle classi. Dati dal dipertimento dell’educazione segnalano che almeno 11.500 classi di oltre 6.000 scuole sono state distrutte. La scuole riapriranno il 15 maggio.
Frattanto, il nostro gruppo Nepal Needs Help ha deciso di rallentare il ritmo delle operazioni dirette ai singoli villaggi, per dedicarsi ad investire i fondi ricevuti in donazione in progetti sostenibili di più lunga durata, focalizzati alla ricostruzione di case e di scuole.
Ieri ho visitato una fabbrica che produce nuovi prototipi di rifugi. Si tratta in pratica di cabine monofamiliari fatte di strati di acciaio, equipaggiate con cucina, lavello e toilette removibile. Sono molto facili da assemblare e più leggere di mattoni e pietre. Il costo di ciascuna è di 500 dollari.
Oggi ne monteremo una per una famiglia che sta affrontando una situazione davvero precaria in un villaggio vicino a Bhaktapur. Vedremo il risultato e poi decideremo se e come proseguire.
Come opzione “B”, l’idea è quella di aiutare la ricostruzione di una delle scuole fortemente danneggiate dal sisma nelle zone più rurali. Mi prenderò una pausa di qualche giorno prossimamente per andare a fare sopralluoghi nei villaggi che richiedono l’aiuto più urgente, per allestire una scuola temporanea sotto le tende per oltre 250 bambini (le classi non possono essere fatte all’aperto, perché tra poco inizia la stagione del monsone).
A breve nuove foto e ulteriori informazioni.