Il percorso di trail running che porta al Rifugio Ponti e ritorno è una sfida impegnativa che offre panorami indimenticabili e un dislivello notevole, ideale per gli appassionati di corsa in montagna nella splendida Val Masino.
Punto di Partenza
La partenza è situata vicino alla Casa delle Guide a Filorera. Questo punto di partenza è comodo per il parcheggio e offre l’opportunità di rifornirsi prima di affrontare la salita.
Prima Fase: Filorera a Preda Rossa
Dal parcheggio, si inizia a salire lungo la strada asfaltata per circa 6 km fino a Sasso Bisolo. Dopo circa 300 metri dal Rifugio Scotti, si prende a sinistra un sentiero che permette di tagliare tutti i tornanti della strada, ottimizzando la salita e guadagnando quota più rapidamente. Questo tratto di 9 km, con un dislivello positivo di 1000 metri, porta fino a Preda Rossa. Qui si può fare una breve pausa per ammirare il paesaggio della Val Masino e prepararsi per il tratto successivo.
Seconda Fase: Preda Rossa al Rifugio Ponti
Da Preda Rossa si seguono le indicazioni per il Rifugio Ponti, distante circa 5 km e con un ulteriore dislivello di 700 metri. Il percorso attraversa una piana attrezzata con passerelle in legno, un tratto suggestivo e rilassante prima delle ultime due salite. La prima salita è breve e dolce, permettendo di recuperare un po’ di energie, mentre la seconda è più tecnica e ripida, richiedendo maggiore attenzione e sforzo fisico.
Ultimo Tratto e Ritorno
Dopo le salite, si affronta un tratto più tranquillo che conduce sotto al Rifugio Ponti. Questo è il momento ideale per godersi il panorama della Val Masino e rifiatare prima di iniziare la discesa. Il ritorno segue lo stesso percorso dell’andata, offrendo una sfida aggiuntiva per le gambe stanche.
Considerazioni Finali
Questo percorso è consigliato a trail runner esperti, data la sua lunghezza e il dislivello significativo. Il panorama, la varietà del terreno e l’ambiente naturale della Val Masino rendono ogni sforzo ampiamente ripagato. Assicuratevi di essere ben preparati, con adeguate riserve di acqua e cibo, e di essere pronti a gestire condizioni meteorologiche variabili tipiche dell’ambiente montano.
Tester Stefano Carobbio.